REGOLAMENTO DEL CENTRO ANTARES

Art. 1 IDENTITA’, FINALITA’

Il Centro diurno, secondo quanto previsto dalla Legge 104/92, art. 8, e dalla DGR della Regione Liguria n. 944/2018 si configura quale spazio appositamente strutturato e pertanto idoneo a favorire il processo di crescita e d’integrazione sociale di persone temporaneamente o permanentemente disabili, fornendo valide occasioni per sviluppare e migliorare le capacità relazionali e ì legami che l’individuo instaura con la comunità. Il centro diurno è situato in San Terenzo di Lerici Viale della Vittoria 39 denominato “Centro Antares”, ha Io scopo di svolgere una funzione socio-educativa sul singolo individuo, mirata a migliorarne il livello inter relazionale attraverso la promozione dell’inserimento sociale. Tale azione si articola nell’accompagnamento degli utenti sul territorio e nell’apertura della struttura alla comunità, ospitando iniziative e laboratori che permettono l’interazione tra cittadinanza e utenti.

Art. 2 UTENZA: CARATTERISTICHE E BISOGNI

Il servizio si rivolge a persone con un handicap fisico, psichico, sensoriale accertato ai sensi della 104/92 art. 4, e certificato dalla commissione preposta che abbiano prioritariamente la maggiore età scolastici e che si troVino in una condizione che non permetta loro altra forma di inserimento sociale che quella del centro. Tali soggetti presentano, comunque, la necessità di realizzare rapporti socio relazionali per sviluppare, mantenere e/o migliorare le proprie capacità residue, latenti e potenziali. Per ogni utente inserito nel Centro dOvFÒ essere elaborato un progetto educativo individualizzato specifico d’intervento nell’area della socializzazione, al fine di promuovere la crescita verso diversi livelli di autonomia: personale, formativa, lavorativa. Il Centro dovrà inoltre adoperarsi per coinvolgere le famiglie quali parti attive per la piena riuscita degli interventi stessi.

Art. 3 PROCEDURA DI PRESA IN CARICO, MODALITA’ OPERATIVE, VERIFICHE E DIMISSIONI

ACCESSO

  1. Presentazione alla Fondazione Manlio Canepa Onlus della istanza di ammissione da parte della famiglia o dal legale rappresentante con allegati previsti come da modulo
    1. allegato;
  2. Presa in carico dell’istanza da parte del Presidente;

1. Convocazione da Parte della Coordinatrice del Tavolo Tecnico composto da:

  1. Coordinatrice Centro
  2. Assistente sociale Comune di Lerici;
  3. Medico di Struttura
  4. Usd dell’asl 5

Il comitato tecnico può avvaIersi di responsabili appartenenti ad enti territoriali interessati (assistente sociale che segue il caso)

Il Comitato tecnico procede alla:

    • Presentazione ed esame del caso;
    • Definizione del progetto che deve comprendere la tipologia d’intervento, la frequenza al Centro con le attulità da svolgere e le ore necessarie;
    • Trasmissione del  progetto  alla  Fondazione  per  verifica  compatibilità economica.

La Fondazione procede tramite il Presidente:

Entro 48 ore dalla richiesta la Fondazione procede: G All’esame dell’istanza;

0 Alla  determinazione dell’eventuaIe tariffa  in caso di ammissione; G Alla comunicazione dell’esito via mail alla Coordinatrice del Centro.

  1. in caso di risposta positiva la Coordinatrice si farà carico di trasmetterla aII’Asl5
  2. in caso di risposta negativa la stessa verrà rinviata al Tavolo tecnico che

studierà eventuali forme progettuali alternative sulla base delle osservazioni contenute nella risposta di diniego.

A conclusione dell’iter procedurale sopra descritto la Fondazione Manlio Canepa Onlus informerà il titolare dell’istanza dell’esito della stessa e i conseguenti aspetti economici a carico dell’utenza.

FASE SUCCESSIVA AD INSERIMENTO AVVENUTO

La Coordinatrice del Centro Valutata la necessità di una stabilizzazione o incremento delle ore laboratoriali dell’utente dovrà richiedere preventivamente per iscritto e debitamente motivata alla Fondazione l’autorizzazione a proporre l’eVentuale cambiamento.

La Fondazione trasmetterà alla Coordinatrice l’assenso o il diniego alla proposta. Prima dell’avvio del nuovo progetto la Fondazione, in caso di valutazione positiva,

predisporrà un nuovo modulo di accettazione del contributo di solidarietà che,

in sede di colloquio con la, famiglia, dovrà essere accettato dalla stessa.

INSERIMENTO SPERIMENTALE

Qualora sia necessaria una fase sperimentale propedeutica all’inserimento, il Tavolo Tecnico, appositamente conVocato, elabora un progetto finalizzato alla verifica sulle potenzialità dell’utente rispetto al Centro diurno, in cui verranno definite tempi e modalità di monitoraggio dell’utente. Periodicamente la Coordinatrice relazionerà tramite apposita mail alla Fondazione, in maniera sintetica sull’andamento dell’inserimento.

DIMISSIONE O SOSPENSIONE

Qualora si manifesti, da parte dell’utente, comportamenti tali da creare situazioni di grave turbamento e/o pericolo per sé o per altri utenti, il Medico della Struttura, insieme alla Coordinatrice può procedere alla sospensione temporanea dal Centro dandone comunicazione immediata al Presidente.

Spetta al Presidente l’adozione formale del provvedimento di sospensione. La sospensione dal Centro viene comunicata tempestivamente al servizio disabili deII’ASL e alI’Assistente Sociale del Comune.

Qualora le problematiche fossero tali da dare avvio all’eventuale procedura di definitiva dimissione, la Coordinatrice ne darà comunicazione alla Fondazione la quale provvederà alla con\locazione, tramite la Coordinatrice del Tavolo Tecnico, unico organo preposto alla decisione definitiva di dimissione dal servizio.

Una volta adottati i provvedimenti formali a cura del Presidente, la coordinatrice provvederà a informare la famiglia per gli opportuni comportamenti da adottare al caso.

Art. 4 ATTIVITA’ DEL CENTRO

Le attività programmate dal centro dovranno essere mirate alla realizzazione degli interventi di cui all’art.

1 del presente Regolamento. Le attività si articolano sia all’interno che all’esterno del centro; quelle all’interno sono organizzate con l’obbiettivo di coinvolgere la comunità per creare le condizioni per l’integrazione e la sensibilizzazione del territorio al tema della diversità e della solidarietà. Il fine è quello di promuovere quelle capacità relazionali di fondo che permetteranno poi il passaggio a contesti maggiormente complessi dal punto di vista della gestione delle relazioni. Le attività all’esterno sono scelte in funzione del progetto di vita della persona come Tirocini lavorativi, palestre, piscina, uscite a pranzo, laboratori vari.

ART.5 ORARI E TEMPI DI APERTURA DEL CENTRO

Il Centro è aperto tutto l’anno, con un minimo di cinque giorni per 36 ore settimanali, fatti salvi i giorni festivi infrasettimanali. Ogni utente usufruirà della struttura in base al progetto individualizzato. L’orario del centro si articola dalle 8,30 alle 15,30 con inizio delle attività alle ore 9,00, orario oltre il quale non è più consentito l’ingresso al Centro da parte degli utenti, fatto salvo i progetti individuali che prevedono un orario diversificato.

La Fondazione inoltre garantisce il servizio di trasporto casa/centro e Viceversa, agli utenti residenti nel Comune di Lerici che verrà effettuato nei 30 minuti prima dell’apertura del Centro e nei 30 minuti successivi alla chiusura.

ART.6 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE DEGLI UTENTI

Data l’importanza del ruolo della famiglia nel coadiuvare l’opera educativa, riabilitativa e di integrazione sociale, il personale del Centro dovrà:

  1. Condividere tempestivamente con la famiglia la formulazione dei progetti educativi che vengono formalizzati nel contratto educativo.
  2. Prevedere incontri periodici con i familiari per la verifica dei risultati e per la creazione di forme di sostegno e vicinanza emotiva attraverso l’utilizzo dell’ascolto educativo.
  3. Effettuare un’osservazione diretta dell’ambiente di vita del diversamente abile, ove il progetto di autonomia personale sul soggetto Io richieda.

ART.7 PERSONALE

Deve essere garantita continuità di rapporto tra gli operatori che svolgono funzioni educative e gli utenti loro affidati, anche per meglio attuare i progetti individuali programmati. La dotazione organica deve prevedere la presenza delle seguenti figure:

– educatori professionali; – operatori socio-sanitari; – coordinatore;

Il numero degli operatori varierà in funzione dei progetti, del numero degli utenti, e del loro grado di compromissione psicofisica. La struttura può avvalersi anche della consulenza di uno psicologo psicoterapeuta. Potranno essere messi a disposizione, per i laboratori attivati al Centro, istruttori di mestiere che svolgeranno la loro opera in un tempo settimanale definito sulla base dei piani individuali d’intervento.

ART. 8 DOCUMENTAZIONE DEL CENTRO

Presso il Centro dovranno essere custodite le cartelle personali degli utenti contenenti i seguenti documenti: Progetti educati\li; Relazioni \/arie; Programma del Centro, comprensivo di attività ed orari; Tabella dietetica approvata dagli Organi competenti Documentazioni inerenti le ammissioni e dimissioni degli utenti; Un registro presenze e per le annotazioni legate ad osservazioni o accadimenti significativi, con particolare riferimento ai momenti dell’accoglienza e della chiusura

ART.9 GESTIONE ED UTILIZZO DELLA STRUTTURA

La Fondazione Manlio Canepa non avendo personale idoneo attraverso gare ad evidenza pubblica affida la gestione del centro ad operatori del settore muniti di apposite e specifiche professionalità indicate nel bando di gara.

ART. 10 USO E RESPONSABILITA’ Il coordinatore del Centro è responsabile della regolazione dell’accesso della struttura, del controllo delle pulizie, delle condizioni di manutenzione e d’uso dei locali.

ART. 11 VOLONTARIATO E’ previsto e auspicato il contributo del volontariato, per attività  di animazione e di sostegno alle attività del Centro e alle famiglie, con le modalità previste dall’Apposito regolamento redatto per il servizio di volontariato.